i filobus da Cremona
Aem spa ha un deficit di esercizio pari a 1,9 milioni di euro. Ma il presidente Franco Albertoni rilancia il ruolo dell’azienda. Che ritiene solida e patrimonio della città.
Presidente, in commissione vigilanza ha spiegato che la perdita economica non si ripercuoterà sul Comune grazie alle riserve. E se la situazione si dovesse ripetere l’anno prossimo?
«Non succederà nulla. Il patrimonio aziendale è capiente e comunque gli asset dell’azienda sono tali che garantiscono redditività. Due precisazioni: innanzitutto, le attività e i costi sono per i servizi erogati all’amministrazione comunale. Ciò che non è stato dato economicamente è stato conferito come servizi. A questo si aggiunge la straordinarietà della gestione di Lgh che sebbene abbia un bilancio positivo ha ottenuto risultati inferiori del 50% rispetto all’anno precedente. Aem resta una realta’ solida, capace di investimenti per 6 milioni di euro. Nonostante le difficoltà”.
A quanto ammontano le morosità e in quale percentuale hanno influito sull’andamento negativo di Lgh?
«Circa un milione di euro su un fatturato di vendita di 400milioni. Quindi, un’influenza marginale anche se va considerato un altro aspetto: gli utenti, che per varie ragioni risultano insolventi, sono in grande aumento. Non si tratta solo di persone e famiglie, ma anche di negozi, imprese e uffici. Questo si traduce comunque in un aumento dei costi gestionali per il recupero dei crediti»
Lo scorso inverno si sono alzate proteste contro i distacchi delle utenze ai debitori. E poi c’è la questione del caro-bollette per il teleriscaldamento.
«Vengono applicate le normali regole aziendali e gli operatori seguono le direttive. Non sono scelte fatte a cuor leggero, ma occorre garantire criteri e procedure previste dall’autority. Rispetto al passato il presidio del credito è aumentato e questo consente di prevedere situazioni critiche e anticipare le rateizzazioni, evitando così casi di morosità talmente gravi da essere irrisolvibili. Per quanto riguarda le fragilità, l’azienda collabora con l’assessorato ai servizi sociali, ma è sbagliato pensare che Aem abbia gli strumenti per valutare i bisogni sociali: questo è compito di altri».
Fronte parcheggi. Per ripianare il debito che il comune ha con Saba, Aem dovrà cedere 135 stalli. Una scelta non indolore.
«Posso solo dire che il problema va risolto radicalmente. Ma non possiamo essere noi a prendere decisioni».
Il progetto da 22milioni di euro che prevede un grande parcheggio con mille posti auto integrato alla stazione ferroviaria e a quella dei pullman in via Dante che fine ha fatto?
«Sta proseguendo. Tecnicamente siamo in una fase di verifica di fattibilità presso le ferrovie perché il prospetto contempla una forte interferenza con la rete ferroviaria. I dubbi che si avevano sembrano risolti. Stiamo terminando il progetto definitivo. Poi, ci sarà la valutazione economica».
Autosilo di via Massarotti: lo ritiene ancora un buon investimento patrimoniale? Perchè?
«Perchè è utile alla città anche in vista di una riqualificazione dell’intera zona. Chiaro che sarebbe più appetibile se ci fosse un ripensamento della viabilità del centro».
Quindi lei è favorevole all’estensione della Ztl?
«Mi limito a dire che la struttura ha un suo ruolo che nel tempo si rafforzerà. Anche oggi non è così vuoto come si vuole fare credere: dei 300 posti disponibili, 150 sono occupati, per la maggior parte da abbonamenti annuali. Inoltre l’immobile può avere contemporaneamente altre destinazioni. Ad esempio, potrebbe ospitare l’archivio del tribunale: un intero piano sotterraneo che garantirebbe sicurezza e un accesso autonomo. In questi giorni sono in corso le verifiche di fattibilità».
Trasporti. A Lem Replay avete commissionato per conto del comune il piano di ristrutturazione che ha creato molte polemiche. Cosa ne pensa?
«Tutto è perfettibile. Ricordo che fino a tre anni fa tutto era da cambiare in modo rapido, oggi invece si vuole tornare indietro. Chiaro che ogni cambiamento suscita critiche, ma poi occorre decidere. Credo che l’errore più grande sia stato quello di avere dismesso i filobus. Soprattutto perché si è tolta l’ossatura di un sistema che era al contempo più ecologico. Per dare maggiore visibilità alla rete e rendere il servizio più fruibile e funzionale si agirà implementando le paline intelligenti».
Aem spa gestisce anche la manutenzione stradale. A quanto ammontano le richieste di risarcimento per cadute e per danni a persone e veicoli?
«Sono decisamente aumentate. I sinistri per danni da “strade e marciapiedi” per i quali è stata attivata la polizza assicurativa sono mediamente un centinaio all’anno per un valore dei danni liquidati di circa 100 mila euro ogni dodici mesi. Stiamo valutando di avviare una gestione diretta dell’indennizzo fino a una determinata soglia».
Polo delle Tecnologie. Gli imprenditori del Crit si dicono pronti a partire anche oggi stesso: cosa blocca tutto?
«Siamo in linea con i tempi previsti. Ci troviamo in un fase dinamica in cui stiamo predisponendo l’istruttoria per l’approvazione del piano integrato di intervento e attendendo i risultati del bando Aster per sapere se verrà assegnato il finanziamento da un milione di euro che certamente velocizzerebbe il tutto. Nel frattempo, con il consorzio Crit abbiamo realizzato il progetto preliminare. Terminata questa fase, entrerà in campo l’aspetto patrimoniale e finanziario».
E’ tentato dalla politica? Da più parti la volevano possibile candidato sindaco per il Pd.
«Da quando sono presidente di Aem faccio il presidente. In questi anni ho cercato di non occuparmi di politica per evitare qualsiasi pregiudizio all’azienda che da sempre ha fatto moltissimo per la città, sebbene molti se ne dimentichino. Penso alle infrastrutture a partire dal sistema idrico o dell’illuminazione pubblica, che molte realtà non hanno o possiedono parzialmente. Quando tre anni fa ho accettato di proseguire alla guida di Aem, suscitando alcune perplessità, il mio scopo è stato uno solo: quello di dare continuità ad un ente che è patrimonio della città».
© Riproduzione riservata
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