Circolazione caotica e spesso insicura. Soprattutto in centro città. Tra i mezzi che si muovono per le vie cittadine ci sono i nuovi autobus full electric di Arriva Italia. Non è raro vederli districarsi a fatica nel cuore di Cremona. Dodici metri di lunghezza, capienza quasi completa negli orari di punta, semi-vuoti nelle altre fasce orarie. E qui è sorta una domanda. Non era possibile acquistare mezzi meno lunghi? O prevedere una flotta di dimensioni varie, comprensiva anche di mezzi di minori dimensioni? Abbiamo interpellato direttamente la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano nella città di Cremona e nella zona sud-est della relativa provincia. Tramite il proprio ufficio stampa, Arriva Italia ha risposto con professionalità e sollecitudine. «I problemi alla circolazione di Cremona, ove riscontrati, non sono dovuti alla lunghezza degli autobus, ma allo scorretto comportamento di molti automobilisti». <+S CORSIVO>Arriva Italia<+S TONDO> riferisce di «parcheggi in doppia fila o in prossimità di incroci», che evidenziano un non rispetto delle regole e creano difficoltà nello spostamento di qualunque mezzo.
A proposito di misure dei veicoli, l’azienda precisa che «sono scelte accuratamente proprio in base alla viabilità della città in cui sono adottati» e che «l’attuale flotta non ha dimensioni differenti dalla precedente». Insomma, viaggiavano senza problemi prima, lo fanno anche adesso. Nella comunicazione alla nostra redazione, Arriva Italia annuncia, però, che «sono in arrivo anche autobus a 10 metri per le tratte di lunghezza uguale o simile». Il che, anche magari solo in parte, avalla l’idea che per il trasporto pubblico cittadino bastino veicoli di lunghezza inferiore agli attuali, forse non tanto per la difficoltà nel muoversi per le arterie del centro, quanto per una capienza che può essere inferiore a quella dei mezzi circolanti ora.
Guardando a cosa accade in altre città italiane, scopriamo che, da marzo di quest’anno, Verona, per esempio, ha una (...).



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