Mercoledì 10 luglio presso la sede di Lodi Export in via Hussmann numero 11/15 a Lodi si terrà un incontro intitolato 'Fare Affari ed investire in Sud Africa. Al centro dell'incontro le caratteristiche e opportunità del mercato, i settori di maggior interesse per le imprese del territorio, gli spetti tecnici concernenti l’export, l’inserimento commerciale e gli investimenti diretti, il sud Africa come porta d’accesso per il mercato dell’Africa Sub Sahariana, gli strumenti bancari a supporto delle PMI.
Relatori: Mariagrazia Biancospino, Segretario Generale della Camera di Commercio Italo - Sudafricana, Gianluca Nelli, Banco Popolare - Servizio Rete Internazionale. Previsti anche incontri B2B. Subito dopo il workshop, che durerà circa un’ora, sarà possibile richiedere un incontro personalizzato con i relatori.
La partecipazione è gratuita e aperta fino ad esaurimento posti. Per ulteriori informazioni e adesioni, si prega di contattare gli uffici del Consorzio ai seguenti recapiti: 0371- 4505264; info@lodiexport.it.
La premessa - Il Sud Africa produce il 33% del PIL dell’Africa Sub Sahariana ed è attualmente il 25° Paese per PIL al mondo.
Il settore bancario è tra i punti di forza del Paese, e si piazza tra i primi nelle classifiche internazionali della competitività. È peraltro caratterizzato da una notevole concentrazione (in pratica, quattro grandi banche si spartiscono il ricco mercato locale ed hanno una forte presenza in tutta l’Africa australe). La Borsa di Johannesburg è tra le prime 20 al mondo per capitalizzazione (maggiore di quella di Milano) ed una delle più avanzate per informatizzazione.
Altro punto di forza è il sistema legale e giudiziario, ereditato dall’Amministrazione coloniale britannica, che presenta forti elementi di diritto romano accanto a quelli di common law. Rapidità dei processi e professionalità degli studi legali ne fanno un riferimento anche per imprese operanti nei Paesi limitrofi.
Sul fronte del commercio internazionale, nel 1999 è stato siglato l’accordo TDCA (South Africa – European Union Trade, Development and Co-Operation Agreement), che ha stabilito l’abbattimento delle tariffe doganali per oltre il 95% dei beni sui prodotti di origine sudafricana esportati verso l’Unione Europea, nonché la liberalizzazione di circa l’86% dei dazi sui prodotti di origine europea destinati al mercato sudafricano.
A livello sub-regionale, il Sud Africa è membro fondatore della Southern African Customs Union (SACU), unione doganale di cui fanno parte anche Lesotho, Swaziland, Botswana e Namibia. Il Paese, data la sua leadership economica, trae i maggiori benefici dall’appartenenza all’organizzazione, consentendogli una più incisiva proiezione verso i mercati internazionali.
l volume totale dell’interscambio commerciale con l’Italia nel 2011 è stato pari a 3,7 miliardi di Euro (circa il 37% in più del 2009). Dopo un periodo di contrazione, le esportazioni italiane verso il Paese hanno registrato un notevole incremento: + 30,8% nel 2010 (con un totale di 1,4 miliardi di Euro esportati) e + 21,4% nel 2011 (con un totale di 1,7 miliardi di esportazioni italiane).
Il nostro Paese si colloca al 12° posto tra i clienti del Sud Africa e al 13° tra i Paesi fornitori. Le principali voci del nostro export sono rappresentate da macchinari e apparecchiature per l’industria (soprattutto macchinari per fabbriche del settore autotrasporto, per l’industria alimentare, tessile, per agricoltura, per il legno o per l’industria pesante), prodotti chimici, farmaceutici e prodotti alimentari.
Grandi potenzialità sono offerte dal settore delle energie rinnovabili, con il governo che ha recentemente lanciato una prima serie di gare d’appalto per 3725MW totali. Con il Piano Integrato relativo alle fonti energetiche (IRP) per il periodo 2010 - 2030, sono stati previsti investimenti pari a circa 39 miliardi di Euro, per incrementare la produzione di energia elettrica fino a 52GW, di cui 9.6MW dovrebbero provenire, a partire dal 2023, da sei nuove centrali nucleari da 1.6MW ciascuna.
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