Giordano Garuti è stato definito da molti un “eclettico”, un tutto fare che si trasforma da collezionista a ricercatore d’oro, da mercante d’arte a minatore. Da qui alla pittura il passo non sembra breve, eppure è proprio questa vita che ha permesso a Giordano di diventare un artista stimato e riconosciuto non solo nel panorama locale ma nazionale. L’arte di Garuti non è scontata né ripetitiva: il suo stile, riconoscibile in ogni sua opera, si manifesta ogni volta in modo diverso. Tutto nasce da una profonda riflessione interiore, da un concetto, un’emozione, talvolta anche un’inquietudine che prende forma sulla tela in modo fluido, ora attraverso forme sinuose, ora attraverso la composizione e scomposizione geometrica. La carica espressiva dei suoi quadri deriva non solo dalla forma e dal gesto vigoroso impresso, ma anche dall’accostamento cromatico di intenso significato. Ne è prova la serie di quadri a fondo nero in cui al centro esplodono e si dimenano verso l’alto onde bianche cariche di materia e di energia.
Come per ogni grande artista, le opere di Garuti possono essere suddivise in diverse fasi di produzione, ma non è corretto ridurre tutto a una scansione temporale. Il gesto artistico di Giordano si avvicina ai grandi maestri del Novecento legati soprattutto al movimento surrealista, come Seligmann e Ernst, ma non si tratta di una semplice imitazione, bensì una partenza...

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Elena Poli

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