Il passato è il luogo dei fatti consolidati. Avvenuti. Eppure se si chiede a chiunque di raccontare un episodio, uno comune a più persone, ognuna di queste avrà la propria storia.
Ad Isola Dovarese una fetta importante di questa identità si è costruita attorno al Palio, nato nel 1967. «Qui non abiti in una via, ma in una contrada - scrive il presidente Pro Loco, Fabrizio Ruggeri -, il colore di una cosa ti riporta immediatamente a questa o quella contrada».
Quest’anno la sfida più attesa dell’anno spegne cinquanta candeline. A soffiarle sono i respiri di un “borgo” che, anche attraverso il Palio, sostiene il sindaco Gianpaolo Gansi, «è diventato comunità». Una comunità di uomini e donne cresciute e nate con un «elemento di relazione» più forte che altrove.
Di questo e di molto altro si parla nel volume “Di quattro colori... Storia del Palio delle Contrade di Isola Dovarese in occasione della cinquantesima edizione”. Fresca di stampa, la pubblicazione a cura di Juri Meda, racconta mezzo secolo di «idee, progetti e azzardi» come dice Ruggeri e «la capacità e la voglia di sapersi mettere in gioco degli isolani». Di queste cinquanta edizioni ognuno ha una sua versione e, laddove le parole lasciano spazio all’immaginario, una sua rappresentazione.
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Katia Bernuzzi

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