Dimore storiche: Palazzo Zurla De Poli a Crema

Tra le Dimore storiche cremonesi del circuito gestito da Target Turismo, si annovera anche Palazzo Zurla De Poli, uno degli edifici di pregio più interessanti di Crema e del suo territorio. Si tratta di una costruzione risalente all’inizio del sedicesimo secolo, ubicata al civico 2 di via Tadini, in prossimità del centro storico.
Una volta varcato il portone d’ingresso, ci si trova in un cortile aperto su un giardino all’italiana. In questo punto si ripercorrono le vicende che hanno portato alla costruzione del palazzo, originariamente concepito come villa urbana della famiglia Zurla, documentata a Crema sin dal Medioevo, nobilitata con il titolo di marchesi nel 1699 dall’imperatore Leopoldo I d’Asburgo. Edificato a partire dal 1520 su un terreno ai margini della cittadella medievale ma già inglobato nella cerchia muraria veneta, eretta tra 1488 e 1508, è stato oggetto, nei secoli, di importanti trasformazioni, prima tra tutte la demolizione, avvenuta alla fine del 1800, della loggia che si affacciava sul giardino, anticamente molto più esteso dell’attuale, di cui rimangono oggi i quattro pilastri basali.
Addentrandosi nell’ala nobile del palazzo si incontrano quattro ambienti, ciascuno dei quali conserva importanti cicli di decorazione ad affresco, quasi tutti realizzati nella seconda metà del 1500. Questi, nel complesso, fanno di Palazzo De Poli l’esempio meglio conservato di arte rinascimentale e manierista non sacra a Crema....
Una volta varcato il portone d’ingresso, ci si trova in un cortile aperto su un giardino all’italiana. In questo punto si ripercorrono le vicende che hanno portato alla costruzione del palazzo, originariamente concepito come villa urbana della famiglia Zurla, documentata a Crema sin dal Medioevo, nobilitata con il titolo di marchesi nel 1699 dall’imperatore Leopoldo I d’Asburgo. Edificato a partire dal 1520 su un terreno ai margini della cittadella medievale ma già inglobato nella cerchia muraria veneta, eretta tra 1488 e 1508, è stato oggetto, nei secoli, di importanti trasformazioni, prima tra tutte la demolizione, avvenuta alla fine del 1800, della loggia che si affacciava sul giardino, anticamente molto più esteso dell’attuale, di cui rimangono oggi i quattro pilastri basali.
Addentrandosi nell’ala nobile del palazzo si incontrano quattro ambienti, ciascuno dei quali conserva importanti cicli di decorazione ad affresco, quasi tutti realizzati nella seconda metà del 1500. Questi, nel complesso, fanno di Palazzo De Poli l’esempio meglio conservato di arte rinascimentale e manierista non sacra a Crema....
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00:00|January 19, 2023
Laura Bosio