di un titolo nobiliare
Nell’agosto 1872 i fratelli Antonio e Giulio Grasselli, sottoscrissero, probabilmente per conto del padre Annibale, un “promemoria di contratto” per l’acquisto di palazzo Magio, a Cremona, acquisto che venne formalizzato nel gennaio 1873.
Prima di morire, Giulio Grasselli, discendente di una ricca famiglia borghese di proprietari terrieri, si rivolse al re Umberto I di Savoia per ottenere il diritto di conte, che ritenne acquisito per gli imparentamenti con le famiglie Crivelli, Funck, Danese, Legnani. A tal scopo, allegò ampia documentazione, con numerose lettere a sostegno della richiesta, tra le quali anche quella del vescovo, mons. Geremia Bonomelli.
Solo nel 1895 ad Anna Longari-Ponzone, ormai vedova, venne riconosciuta l’attestazione di nobiltà semplice per i figli, che acquisirono così il titolo ereditario di nobili tramite Regio Decreto del 27 giugno 1895 e Regie Lettere Patenti del 29 dicembre 1899.
Giulio Grasselli junior, l’amico della cultura
Mantenne scambi culturali con i protagonisti della cultura italiana ed internazionale. Lui, liberale, fu molto amico del filosofo marxista Geymonat: gradiva parlare con «persone intelligenti», indipendentemente dal loro credo politico.
Pochi anni dopo, il 19 aprile 1902, nacque Giulio Grasselli junior, figlio di Palmira Lanfranchi e di Ippolito Grasselli, mecenate ed uomo di grande cultura. Personalità riservata, Giulio Grasselli si dedicò ben presto agli studi con passione, rigore e metodo.
Si laureò prima in Filosofia a Milano, poi in Giurisprudenza a Torino, intessendo scambi culturali ed amicizie sincere con i protagonisti della cultura italiana - soprattutto con Piero Martinetti, suo maestro, e Benedetto Croce, ma anche con Alessandro Casati, Ernesto Grassi, Gustavo Bontadini, Gianfranco Contini e Mario Pannunzio -, nonché col mondo intellettuale internazionale, soprattutto di area tedesca e francese....
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