prima dell’addio
di Microcosmi (Itinerari di lettura)
Un’indicazione temporale, il titolo. Un’indagine privata, la storia. In quel fatale luglio 1978 Roberto Alajmo - tra gli uomini di cultura più stimati del nostro Sud - è poco più che diciottenne. Studia con gli amici per gli esami di maturità, ed è nel corso di un momento di svago che s’imbatte nella madre in una strada assolata di Mondello. Perché Elena è lì? Cosa vuole comunicargli? Roberto non può saperlo, ma quell’incontro fugace e fatalmente incompreso sarà l’ultimo contatto che avrà con sua madre, piagata da una “sindrome depressiva ansiosa” che la porterà a togliersi la vita poco più che quarantenne. “L’indagine indiziaria” contenuta in questo memoir di preziosa intelligenza e maturità sonda la disperazione caparbia di una donna - bella, tormentata e orgogliosa, e al contempo così conscia dei suoi limiti e dolente di fronte alle frustrazioni non certo assenti dalla vita di ognuno - e l’affetto di un figlio. Raccontandoci di Elena e del marito Vittorio - le lettere d’amore scambiate durante il congedo militare di lui, la spigolosa personalità di entrambi, le ingombranti famiglie di provenienza, persino le espressioni mai del tutto distese nelle foto che li ritraggono insieme - Roberto si mette in discussione come figlio, marito e padre. Come uomo. Vede le sue stesse reticenze, fiere ma non certo malevole, nel figlio Arturo che, spezzando una tradizione consolidata, non ricorda nel nome alcun antenato. Parla con l’essenzialità stilistica e la saggezza dei grandi della storia di una famiglia come tutte - tenerezze, incomprensioni, abbandoni, fantasmi - ferita da un evento che sarebbe inesatto definire imprevisto e che tuttavia, come facilmente immaginabile, segnò profondamente Roberto e il fratello Marcello. Alajmo (si) racconta, dunque, e aprendosi a questa confessione di intimo dolore dà prova di una consapevolezza non comune. Nessun pettegolezzo, non una parola di troppo: la vita tutta - la propria così come quella altrui - va trattata con onestà e doveroso rispetto.
PUBBLICATO AUL NUMERO DEL 23 NOVEMBRE 2018
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