Luna Ferrari, pet sitter, è innamorata degli animali, e del suo lavoro. Che vanno a braccetto. Si percepisce immediatamente, sbirciando sul suo profilo Instagram (la_custode_dei_pet), dove, oltre a promuovere la sua attività, svolge un’ampia attività divulgativa, forte, oltre che degli anni di studio, di un’innata curiosità e inclinazione personale. «La passione proviene, in parte, dalla famiglia. Mio padre mi ha avvicinato ai cani per primo, mentre i miei nonni vivono in campagna e con gli animali hanno sempre avuto a che fare. Il papà di mia nonna, invece, era noto per avere le galline domestiche, non proprio usuale. I familiari mi ripetevano spesso: “Ricordati, Luna, che gli animali non sono stupidi”. Era un invito a guardarli con occhi curiosi, accoglienti».
Qual è stato il suo percorso di studi?
«Dopo le superiori ho conseguito la laurea in zootecnica perché volevo lavorare con gli animali. Per qualche anno non è stato così, poi ho deciso di tornare sui miei passi, perché sapevo che era la mia strada. Mi sono specializzata prima come pet sitter, con un corso di formazione di Regione Lombardia, per avere i fondamenti e capire soprattutto i cani, che hanno una comunicazione complessa. Ho proseguito, e sono diventata educatrice cinofila di primo livello. Ho svolto anche dei corsi di primo soccorso sia per cani che per gatti, fondamentali per il mio lavoro. Ora sto studiando per diventare consulente di relazione felina. In futuro mi piacerebbe aumentare la parte di consulenza, senza però togliere spazio al pet sitting».
Come viene vissuto, durante le vacanze, il “lutto” per la separazione dai padroni e il cambio d’ambiente?
«Con i gatti faccio assistenza a domicilio, proprio perché il gatto trova sicurezza nel suo territorio, nei suoi odori. La relazione con (...)».
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