Se l’estate è tempo di dieta e scatta la corsa per rimettersi in forma, è anche vero che oggi parlare di alimentazione sana può essere un’arma a doppio taglio: nel tempo dei social e della comunicazione quasi esasperata, anche la cura del corpo può nascondere delle insidie. Sono le nuove frontiere dei disturbi alimentari, ortoressia e vigoressia. Anche per questo l’Asst di Cremona ha attivato un ambulatorio di primo livello per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA) dedicato ai giovanissimi a partire dai 15 anni. La presa in carico avviene grazie ad un team specializzato composto da Francesca Giannetti (Psichiatra e responsabile dell’ambulatorio), Alessandra Lupi (Psicologa e Psicoterapeuta) e Camilla Grossi (Nutrizionista).
«Assistiamo sempre più spesso al presentarsi di situazioni in cui i sintomi non riguardano più soltanto la restrizione o la compulsione alimentare, come avveniva in passato” sottolinea la dottoressa Lupi. “Oggi emergono nuove declinazioni legate al controllo sulla preparazione e la consumazione dei cibi, sul peso corporeo e sull’esercizio fisico. Quadri che in parte corrispondono a ciò che viene descritto come ortoressia e vigoressia».
In che modo è cambiato il rapporto col cibo?
«Nei disturbi della condotta alimentare la distorsione patologica del rapporto col cibo è sempre stata l’espressione di una sofferenza psichica difficile da raccontare in (...)».

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Laura Bosio

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