In Italia si registrano oltre 3.500.000 pazienti oncologici. Si tratta di un numero impressionante, che esprime bisogni molto diversi, che vanno dall’alta intensità assistenziale fino al solo supporto al trattamento attivo o follow-up.
In questo contesto l’ospedale, che si caratterizza sempre di più come una struttura per acuti, rischia di dover far fronte ad un carico inappropriato sia sul piano quantitativo – come numero di accessi - sia sul piano qualitativo – con prestazioni improprie -.
D’altro canto, la storia naturale del paziente oncologico è fatta di brevi ricoveri ospedalieri legati soprattutto alla terapia ed a lunghe fasi extra-ospedaliere o domiciliari, senza che vi siano ancora riferimenti territoriali strutturati. La necessità di ridurre gli accessi in ospedale, sia per la maggior fragilità di questi pazienti che per consentire un impatto positivo sul welfare, ha accelerato processi di innovazione organizzativa quali la domiciliazione di alcuni farmaci, l’utilizzo dei letti per cure intermedie, l’esecuzione di controlli di follow-up a livello territoriale, il ricorso alla tele-visita o al teleconsulto...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 19 DICEMBRE, OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
© Riproduzione riservata
Notizie Correlate
-
Cremona 13/12/24Segue »
Dal reparto al territorio. Costi diminuiti dell’80%
Progetto pilota: trattamenti di mantenimento in Croce Rossa -
Cremona 13/12/24Segue »
La forza di lottare
Il racconto di Marta: la fine della chemio è un secondo compleanno -
Cremona 13/12/24Segue »
Più precisione contro i tumori
Ospedale di Cremona: arriva il terzo apparecchio per la radioterapia di ultima generazione -
Cremona 13/12/24Segue »
Servizio molto richiesto: buono, efficace e necessario
Area Donna, il punto con Paola Tacchini, portavoce del Comitato delle pazienti in cura
-
24/01/25 15:17Segue »
“Direzione futura”
Nuovo appuntamento con la rubrica "Pillole di Festival"
Giovani al centro -
13/01/25 18:30Segue »
Influenza stagionale, la cura migliore è la prevenzione
«Per il trattamento della sindrome influenzale l’antibiotico non serve. -
06/10/23 15:08Segue »
«Vaccinarsi con fiducia»
Intervista alla dottoressa Laiolo, responsabile dell’Unità Operativa
Vaccinazioni dell’Asst di Cremona -
24/01/25 16:46Segue »
«La migliore università per il mondo»
Alla Cattolica la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2024-2025 -
20/12/24 16:16Segue »
«L’Italia e Cremona hanno bisogno di voi. Pensiamo al futuro»
Al Teatro Ponchielli la tradizionale cerimonia di consegna delle borse di studio al merito dell’Associazione Industriali -
24/01/25 16:53Segue »
«Collaborare con i professionisti per arricchire le skills»
Intervista a Elena Rinaldi, iscritta al Master “Michele Ferrero” dell'Università Cattolica
Accedi e sfoglia la tua copia online di Mondo Padano.
Non sei ancora abbonato? Clicca qui per conoscere tutte le offerte in abbonamento.
Registrati subito e acquista la tua copia digitale dell'assetto settimanale.