Chi lavora a Milano è milanese, recita un vecchio adagio meneghino. Il lavoro di ogni ordine e grado è occasione di inclusione, rispetto, crescita e valorizzazione della persona umana nella sua interezza: è luogo nel quale valorizzare le competenze, riconoscere l’impegno e premiare il merito, incoraggiare la dialettica costruttiva e la creatività nelle sue diverse espressioni.
Le imprese, dal canto loro, sono luoghi di vita buona e integra se e fino a quando lasciano vivere virtù non economiche accanto a quelle economico-aziendali.
Le aziende che firmano la Carta dei valori del Centro Studi Grande Milano si impegnano da sempre in questa direzione.
A questo e alla generosità degli imprenditori è dedicato l’evento #AMAREMILANO che produce e che lavora, ovvero il riconoscimento delle “Grandi Guglie” della Grande Milano a tre grandi imprenditori.
Gian Domenico Auricchio – AD Auricchio S.p.A. che ha saputo abilmente fondere gestione familiare e assetto multinazionale rimanendo fedele alle tradizioni e all’unicità di un prodotto artigianale; Riccardo Chini – Presidente e AD Calvi Holding S.p.A. che con doti di umanità e umiltà accanto alla grande professionalità ha reso la Calvi leader mondiale nei settori metallurgico e meccanico; Marco Nocivelli – Presidente e AD Gruppo Epta che con spirito d’innovazione ha raccolto il sogno del padre di portare l’elettromeccanica italiana nel mondo divenendo leader della refrigerazione commerciale.
Premio speciale “Grandi Guglie” alla carriera ad Alfredo Ambrosetti, figura prestigiosa di riferimento per la crescita dell’imprenditoria nazionale, europea e internazionale.
“Per la Grande Milano – dichiara la Presidente Daniela Mainini – meritocrazia non significa gerarchia, ma riconoscimento ai cittadini migliori perché meritevoli e più impegnati. Una società civile e meritocratica promuove il diritto alla stima, alla riconoscenza e alla ricompensa di quanti, come i premiati di questa sera, sappiano con le loro virtù e le loro capacità, generare valore per sé e soprattutto per la loro collettività”.

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