«I nostri 500 metri
volando sull’acqua»
N<+S TONDO>el gruppo dei canottieri alla Baldesio e in Nazionale, si scherzava sulla barba di Marcello. «Diciamo che ogni volta che mi radevo le gare non andavano bene – ride – come se perdessi i superpoteri». Eppure a Tracai, per il grande appuntamento con l’Europeo Junior, Caldonazzo si presenta con il volto liscio come lo scafo della sua barca di doppio. Ordini federali, in barba... alla scaramanzia. A preoccupare il giovane atleta della Baldesio è però ben altro. A una settimana dalla regata più importante della sua carriera, il direttore tecnico Colamonici cambia gli equipaggi. E sul doppio con lui sale Andrea Panizza, al posto di Emanuele Giarri, amico e compagno di allenamento e di gara ormai da due stagioni. «Con Andrea – racconta Marcello – avevamo fatto qualche tirata al raduno. Il doppio con lui si comportava pressoché allo stesso modo di quello con Emanuele, ma secondo il tecnico questo equipaggio ha maggiori prospettive di crescita». Marcello oggi è il miglior capovoga della categoria, Panizza – record del mondo al remoergometro – è il “motore” più potente a disposizione della nazionale Junior. «Certo – sorride il cremonese – un conto è pensare di andare forte in prospettiva, un conto è farlo in una settimana...» Già, perché la gestione di gara cambia a seconda delle caratteristiche del compagno e l’intesa si costruisce passando ore e giorni in barca. «Andrea è uno scattista, io lo freno un po’ in partenza. Sul passo gara poi cerchiamo di limitare i danni. Negli ultimi 500 metri però facciamo volare la barca». Così è stato in finale a Trakai: gli azzurri passano quinti ai 1500 metri con quasi sei secondi di ritardo dai tedeschi. L’ultimo parziale però è il migliore di tutto l’europeo e il doppio Caldonazzo-Panizza chiude terzo a sette decimi dall’Ungheria e a poco più di due secondi dalla Germania.
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