fu un grande erudito e amico di letterati
Il passeggero, a cui capiti di transitare per la stazione ferroviaria milanese denominata Milano Lancetti, difficilmente conoscerà l’identità del Lancetti a cui è intitolata. La stazione fu attivata nel 1997 e prese il nome dalla via in cui è ubicata, ossia viale Vincenzo Lancetti. Paradossalmente però, il fatto che oggi a Vincenzo Lancetti sia dedicato, oltre a un viale importante del capoluogo lombardo, anche uno snodo ferroviario, non ha per nulla giovato alla fama dell’eponimo. Vincenzo Lancetti resta ad oggi sconosciuto non solo alla maggior parte dei lombardi, ma probabilmente anche a chi, precisamente, prende ogni giorno il passante ferroviario che transita da Milano Lancetti.
Vincenzo Lancetti fu un poligrafo (poeta, scrittore, storico e memorialista, intellettuale ed erudito) cremonese. Nacque a Cremona nel 1767 e morì a Milano nel 1851. Per questo anche a Cremona esiste una via Vincenzo Lancetti oltre che un asilo nido a lui dedicato. Nonostante i natali cremonesi, Vincenzo fu educato a Milano dove si trasferì, al seguito del padre nel 1780. Secondo quanto lui stesso racconta di sé, fu un alunno molto diligente e apprezzato dai suoi insegnanti, tra i quali ci fu anche Giuseppe Parini che all’epoca insegnava Belle Lettere nel complesso di Brera dove erano state trasferite le Scuole Palatine di Milano. Dopo aver trascorso una decina d’anni a Milano fino ad arrivare a considerarla la sua patria, ormai ventenne dovette abbandonare la città della sua formazione e tornare a Cremona, sempre al seguito del padre. Proseguì gli studi scegliendo Medicina e divenne chirurgo. Tuttavia, quella del medico non era la sua strada; la passione per le Lettere e un certo rimpianto per non aver scelto di studiare Diritto lo allontanarono dalla pratica della chirurgia. Nel corso della sua vita, che si svolse tra Cremona e Milano, ricoprì numerosi incarichi e cambiò diversi impieghi....
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