Non può che suscitare preoccupazione la decisione a sorpresa da parte del gruppo francese Lactalis di chiudere lo storico stabilimento Galbani di Caravaggio, in provincia di Bergamo, dove lavorano 218 dipendenti e dove, sin dagli anni Venti, si è creata la fortuna della Invernizzi oltre a quella del reparto di confezionamento del Gorgonzola di Introbbio (Lc). La scelta viene giustificata dalla necessità di concentrare la produzione in soli 5 stabilimenti anziché in 6, a fronte anche di un settore che continua a registrare un sensibile calo del giro di affari.
Allo stesso tempo, però, Boselli comprende la necessità di razionalizzazione che l’azienda francese ha espresso a causa della crisi del settore. In particolare - ha commentato Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia – “ci preoccupa una progressiva delocalizzazione di produzioni storiche in territori diversi da quelli di origine, come appunto era la Invernizzi, con un conseguente impoverimento di porzioni significative del territorio lombardo”.
Inoltre, Boselli riconosce all’azienda il merito di non voler procedere con tagli riguardanti né i dipendenti né la produzione. “È confortante che Lactalis abbia deciso di non licenziare nessun dipendente ma solo di ricollocarli nelle altri sedi lombarde del Gruppo. Analogamente, incoraggia il fatto che nemmeno i volumi di produzione e gli acquisti di latte in Lombardia subiranno variazioni, come assicurato dalla stessa Lactalis”.
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