La tradizione liutaria cremonese è stata avviata nella prima metà del XVI secolo dalla famiglia Amati, in particolare da Andrea (1511-1580) e dai figli Antonio (1538-1595) e Girolamo (1561-1630). Sono stati poi Andrea Guarneri (1626-1698) e i suoi eredi, da un lato, e dall’altro – soprattutto – l’opera di Antonio Stradivari (1644–1737) a traghettarla verso il suo “secolo d’oro”, il Settecento. Per più di due secoli queste grandi famiglie liutarie hanno tramandato di generazione in generazione un know-how eccezionale e definito il modello costruttivo di violino, viola e violoncello per i secoli a venire. Trascorre tuttavia poco più di un secolo dalla morte di Antonio Stradivari e la storica liuteria cremonese entra in crisi. Vi è chi spiega questo fatto con l’aumento della concorrenza portata dai liutai attivi in altre città italiane, tedesche e francesi, chi con una riduzione generalizzata del mercato...
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