Questa volta «Mondo Padano» ospita a cena un personaggio che, a buon diritto, fa parte della storia della gastronomia cremonese, Ambrogio Saronni. E’ stato lui a guidare, nel corso di lunghi anni, quello che per molti è stato l’approdo per acquistare marubini, cotechini, mostarda e altro ancora, delizie non soltanto dei gourmand: il suo negozio in corso Mazzini a Cremona.
Le saracinesche dello storico negozio di via Mazzini sono scese per l’ultima volta quasi dieci anni fa, ma Ambrogio Saronni non ha mai smesso di produrre i salumi che a Cremona, insieme alla messa e alla neve, facevano il Natale. Ancora oggi seleziona gli allevamenti e giunto dicembre prepara gli insaccati per chi non vuole rinunciare a portare in tavola una fetta della storia di Cremona.
Lo sfondo nel quale sceglie di raccontarsi è «La Lucciola» di via del Porto. «Uno degli ultimi baluardi della cremonesità». Anche se punta tutto sul pesce di mare? «Alla tradizione cittadina, qui, si affianca quella del locale. Che è fatta prevalentemente di pesce. Ma ci venga a fine anno: troverà tutta la qualità che contraddistingue la nostra cucina. E riuscire ad ottenere questa varietà mantenendo sempre una qualità eccelsa, per un ristorante, è il merito più grande».
Anche se molti, in realtà, «sembrano essersi dimenticati che cosa vuol dire mangiare cremonese». Certo, il suo “cotechino vaniglia” è...

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Giovanni Cervi Ciboldi

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