Due novità: l'ingresso del Bar Sport di Castelverde e l'uscita di Lago Scuro e La Crepa
Si chiama Osterie d’Italia 2026 (Slow Food Editore) e racconta uno spaccato di una Italia ancorata alle proprie tradizioni culinarie, ma in grado di rimanere al passo con i tempi in un contesto di grande, a volte enormi, cambiamenti. Oltre 250 collaboratori e la rete nazionale di Slow Food hanno lavorato per recensire i locali in linea con i principi di una associazione impegnata a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi. Tra loro le osterie premiate con la Chiocciola, il massimo riconoscimento, assegnato ai locali che si distinguono in modo particolare per l’ambiente, la cucina, l’accoglienza in sintonia con Slow Food. Trattoria dell’Alba al Vho di Piadena-Drizzona, Trattoria Via Vai a Ripalta Cremasca, Osteria del Miglio 2.10 a Pieve San Giacomo sono state inserite in questa speciale lista di locali “chiocciolati”.
Prima i numeri: 1980 sono i locali segnalati nell’edizione 2026 e accanto alle osterie, ai ristoranti, alle enoteche con cucina e agli agriturismi, ci sono anche quest’anno i Locali Quotidiani – sezione inaugurata nell’edizione 2025, che raggruppa tutte quelle tipologie ristorative alternative come pastifici, gastronomie, enoteche con cucina e altre realtà più informali, in cui sia primaria l’attenzione allo stare bene, al territorio e al piacere della tavola. L’anno scorso i locali quotidiani erano 134, quest’anno il loro numero è salito a 161. Dei 1980 locali segnalati nella guida, sono 337 i locali premiati con il massimo riconoscimento, ovvero la Chiocciola. Che cosa emerge da questa fotografia fedele e profonda delle osterie italiane? Si conferma il trend dello scorso anno: cresce il numero dei (...)

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Emilio Croci









