Don Gianluca Gaiardi, direttore del Museo Diocesani: «I beni culturali non sono voci del passato ma esperienza di oggi»
Il Museo diocesano, la Cattedrale con i suoi tesori, il Torrazzo ed il Battistero romanico sono luoghi, che raccontano per eccellenza la storia, l’arte e la spiritualità di Cremona. Non a caso costituiscono il cuore pulsante della città e della Diocesi, un riferimento sicuro ed immancabile non solo per chiunque capiti nella piazza principale, ma anche per chi qui sia nato e vissuto. A prendersi cura di questo inestimabile patrimonio è don Gianluca Gaiardi, da circa un mese rettore della Cattedrale, oltre che direttore del Museo diocesano, responsabile dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali e l’edilizia di culto, nonché delegato regionale della Consulta lombarda Beni Culturali Ecclesiastici.
Don Gianluca, innanzi tutto, qual è la finalità dei Beni Culturali diocesani?
«Devono conservare il proprio fine religioso, quindi l’identità cristiana degli ambienti, soprattutto delle chiese della città e della Diocesi, a partire dalla Cattedrale, dove ogni giorno convergono gruppi di turisti, fedeli e curiosi. Domenica scorsa, ad esempio, alla Messa delle 11 erano presenti circa settanta persone provenienti da Cuneo con il loro parroco: questa forma di accoglienza rappresenta indubbiamente una forma di turismo religioso. Come lo è il Museo diocesano, in cui si (...)».
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15:41|October 10, 2025
Mauro Faverzani