Beltrando Ghidoni, presidente della Proloco: «Teniamo viva la cultura immateriale»
«Vogliamo tenere viva la cultura immateriale di Pizzighettone, convinti che il paese, bandiera arancione del Touring, debba offrire molto di più agli abitanti e ai turisti». Beltrando Ghidoni, presidente dal 2007 della Pro Loco locale, oggi 148 soci, fondata ufficialmente nel 1982, si fa portavoce degli intenti e degli sforzi che vengono compiuti per non venir meno a quello che è il loro scopo istituzionale.
Quali le manifestazioni che organizza annualmente la Pro Loco?
«Dopo il Covid, l’attività si è un po’ ridotta perché abbiamo perso alcune colonne portanti, però il nostro operato ha come obiettivo primario di tener viva la cultura immateriale. Così un evento importante è la celebrazione della ‘Giornata nazionale del dialetto’ il 17 gennaio, punto finale di un lavoro che però si svolge tutto l’anno. Un altro appuntamento fisso sono i canti della merla con il coro della Valle dell’Adda, ormai uno dei pochi rimasti e un fiore all’occhiello è costituito dalla pubblicazione nel corso degli anni di opuscoli legati alle nostre tradizioni e alla nostra storia».
So che nel 2025 vi siete impegnati molto per un anniversario importante per Pizzighettone…
«Certo, quest’anno abbiamo incentrato l’operato sulla rievocazione dei cinquecento anni della prigionia di Francesco I nella Torre del Guado. Un evento questo a cui noi siamo legati da sempre: è stato negli anni un punto fisso della programmazione e attirava molta (...)».
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16:20|October 10, 2025
Paolo Fornasari