Massimiliano Salini, europarlamentare del Ppe: «Accettato il principio della neutralità tecnologica»
Massimiliano Salini, europarlamentare cremonese di Forza Italia, considera soddisfacente la proposta della Commissione europea sulla scadenza del 2035 per la vendita di auto con motore endotermico. La Commissione propone di abbassare al 90 per cento le emissioni allo scarico e non più al 100 per cento che potrebbe aprire uno spazio alle vetture endotermiche alimentate da biocarburanti.
Più che la proposta in sé – rivedibile a suo dire in diversi passaggi – Salini considera importante che sia riaperta la partita e che venga accettato il principio della neutralità tecnologica. «La proposta va nella direzione corretta – dice Salini – perché il mondo dell’Automotive ha fortemente richiesto che si riaprisse la discussione, che già era stata molto forte prima dell’approvazione dei vari regolamenti del pacchetto. Di fatto, l’impatto iniziale sul mercato di quei provvedimenti, ha fatto riemergere le ragioni dell’opposizione. Oggi l’obiettivo non è quello di rimettere in discussione la decarbonizzazione della mobilità su strada che rimane, ma sulla possibilità che l’obiettivo venga perseguito con tutte le tecnologie disponibili. Lo chiedono i produttori, le organizzazioni sindacali e la comunità scientifica, sia pure con accenti e con ragioni diverse».
Come valuta la proposta della Commissione. Ci si poteva aspettare di più?
«Ritengo che sia solo l’inizio di una partita che adesso, in via negoziale, all’interno del Parlamento, dovremo giocare. Ci sono molte trappole, qua e là, dovremo porvi attenzione e neutralizzarle. Ma partiamo dal positivo: il testo era chiuso ed è stato riaperto. Questo è un aspetto estremamente positivo e ci consente di tornare a lavorare su molti elementi. Mi sembra che questa proposta (...)».

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Paolo Carini







