I biocarburanti fanno bene al clima ed al portafoglio, perché sono ecologici ed hanno costi sostenibili: a rassicurare in merito è la scienza. Ce lo conferma il professor Angelo Onorati, docente di Motori a Combustione Interna e Macchine a Fluido presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano.

«Si discute spesso in questo periodo di combustibili non fossili, cioè bio-combustibili e combustibili sintetici (anche detti e-fuels), per alimentare i motori a combustione interna. Sostituire i combustibili convenzionali che conosciamo (gasolio e benzina) con alternative non derivate dal petrolio consente già oggi di abbattere fortemente le emissioni nette di CO₂ nell'atmosfera. In particolare, i bio-combustibili di ultima generazione consentono una riduzione di circa l'80-90% rispetto al combustibile convenzionale. Ad esempio l'Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil) rappresenta un ottimo sostituto del gasolio per i motori Diesel. È prodotto a partire da bio-masse di scarto, quali oli vegetali, oli esausti, grassi animali e vegetali, garantendo una significativa diminuzione della CO₂ netta emessa in atmosfera. Il costo attualmente è paragonabile a quello del gasolio, mentre le quantità disponibili, oggi ancora modeste, potranno aumentare gradualmente negli anni».

«I moderni motori Diesel possono già utilizzare bio-combustibili come l'Hvo, che ha proprietà simili a quelle del gasolio tradizionale. Accanto all'elettrificazione dei veicoli, i motori alimentati a combustibile bio o sintetico rappresentano una soluzione concreta per cominciare a (...)».