Cesare De Lorenzi, titolare della concessionaria Citroën: «Tenerne conto è più onesto che guardare solo le emissioni da scarico»
Cesare De Lorenzi è titolare della storica concessionaria Citroën, fondata dal padre Giancarlo nel 1958 e che si è allargata nel 2019 con Opel e l’anno successivo con Peugeot. Dal 1991 la sede si trova in via Mantova a Cremona, più una filiale a Crema dal 1971 e uno showroom e con officina a Bagnolo Cremasco dal 2016.
Qual è il suo parere sul decreto che riguarda i bio carburanti?
«Premesso che ci siamo impegnati come vecchio continente a consegnare parte del mercato ai brand cinesi, oggi con l’Italia come motore principale in Europa, anche a causa della crisi di mercato determinata da quella dell’industria tedesca, si sta, però, pensando ad una decisa revisione, sia nei termini sia nella sostanza, in merito alla valutazione dell’inquinamento, non limitata alle emissioni dal tubo di scarico, bensì a quelle derivate dall’intero ciclo produttivo. È un atteggiamento senz’altro più onesto, perché l’automobile inquina nel momento in cui la costruisci, durante il ciclo di vita e al momento dello smaltimento. Come filiera pare che si stia proprio andando verso questa presa di posizione, prendendo quindi in considerazione anche altre possibilità di alimentazione e non solo l’elettrico come panacea di tutti i mali. Da qui lo sviluppo dei biocarburanti di cui l’Italia è tra i (...)».

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Paolo Fornasari





