Aldo Panena si addentra in una delle specialità dello sci nordico: «Gara di fondo e tiro al bersaglio. Occhio a Giacomel»
Della serie: forse non tutti sanno che…. Aldo Panena, 69 anni, pensionato, da mezzo secolo gioca o allena a basket senza alcuna interruzione. Oggi segue le giovanili dell’Asola, dopo che la moglie gli aveva fatto notare che era diventato un po’ troppo brontolone per continuare ad allenare i grandi. Quindi non sorprende che possa farci, in pochi minuti, un ritratto originale di Gianmarco Pozzecco, allenatore uscente della nazionale di basket. Ma potrebbe dissertare a lungo, con invidiabile competenza tecnica, anche di Sinner e Alcaraz o tracciare il profilo di un paio di talenti emergenti del tennis internazionale. Non tutti sanno, però, che il suo sport preferito è il biathlon, specialità dello sci nordico. Non perde una gara di coppa del mondo da una ventina d’anni. Non le vedrà dal vivo ad Anterselva, sede della prova olimpica perché, spiega, «il biathlon si vede molto meglio alla tv, dal vivo vedi solo una parte del tracciato». Anterselva è a due passi da Brunico e da Chienes, dove l’albergatore che lo ospita ogni estate da 25 anni gli ha fatto avere la residenza onoraria.
Perché il biathlon è lo sport più completo e in cosa consiste la gara?
«Spiego come si svolge la gara, così forse si capisce anche il resto. Si tratta di una gara di fondo sugli sci nella quale, a seconda della specialità, devi fermarti due o più volte al poligono per tirare al bersaglio con una carabina ad aria compressa. Prima in posizione supina, poi in piedi...
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18:02|September 19, 2025
Paolo Carini
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