A Giuseppe Soldi, campione di ciclismo scomparso a luglio 2025, va il premio alla Memoria dei Cremonesi dell'anno
Da Cremona ai grandi scenari vissuti con la Nazionale di ciclismo su strada; tra questi il campionato mondiale vinto nel 1965, nella 100km a squadre. Giuseppe Soldi, nato a Stagno Lombardo nel 1940, è venuto a mancare lo scorso luglio. A lui assegniamo il Premio alla Memoria dei Cremonesi dell’Anno 2025. Un campione nello sport e nella vita, che celebriamo attraverso il ricordo del figlio Luca, che proprio da suo padre ha ereditato l’indole e la passione per lo sport. «Sono da sempre un uomo di sport – spiega Luca Soldi –. Ho giocato a calcio per anni, ora sono consigliere della Juvi Cremona Basket. E, da piccolo, ho sempre seguito papà quando correva».
Conferiamo questo premio a suo padre, Giuseppe Soldi. Una grande carriera nel ciclismo, da professionista e da amatore… al di là dei cenni biografici, come racconterebbe la storia di suo padre?
«Mio padre è sempre stato una persona molto generosa e ne abbiamo avuto testimonianza quando se ne è andato: abbiamo avuto tantissime dimostrazioni d’affetto, visite da tanta gente che è stata aiutata da mio papà e che gli voleva davvero bene. E, nel campo del dello sport, del ciclismo, possiamo dire che ha vissuto gli anni pionieristici».
Una figura rilevante per lo sport cremonese. Ma suo padre come ha vissuto il legame con la città e con il territorio?
«Lui è sempre stato orgoglioso di essere cremonese. Anche a livello sportivo, tifava per tutte le squadre della città: la Cremonese, la Juvi, la Vanoli, le squadre di pallavolo… Tutto lo sport che c’era da vedere, lui andava a vederlo. Poi, ovviamente (...)».
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 15 GENNAIO 2026 OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT







