Negozio “Ai portici” a Grumello Cremonese: premiata la fiducia del rapporto diretto titolare-cliente
Nei piccoli paesi, nonostante il dilagare dell’e-commerce, dei centri commerciali e dei supermercati, si trovano ancora sparuti negozi di vicinato. Ogni giorno queste piccole realtà si danno da fare per sopravvivere e per essere un punto di riferimento per un largo strato di quella popolazione che preferisce un commercio basata sulla conoscenza diretta. Anche a Grumello, sotto le logge della piazza centrale c’è il negozio di alimentari “Ai portici”, fondato a inizio del secolo scorso e che dal novembre 2007 è gestito da Eugenia Cippelletti e Anna Zigliani, da una decina d’anni affiancate da Stefania Schiavi. Per la cronaca, va sottolineato che in paese è presente anche un altro negozio di generi alimentari di lunga data: i due sono i superstiti di un numero ragguardevole di attività dello stesso genere. Fino a qualche decennio fa, infatti, c’erano in paese ben cinque botteghe di prodotti alimentari e una nella frazione di Zanengo.
Lunedì mattina, siamo andati in negozio per porre qualche domanda alle titolari sulla situazione che stanno vivendo.
Riuscite a contenere i prezzi? Se sì, in che modo?
«È una domanda da un milione di dollari, comunque vediamo di non eludere la questione per quanto sia spinosa. Sicuramente, rispetto alla grande distribuzione è molto difficile per noi offrire prezzi al ribasso, soprattutto perché il nostro volume di acquisto è per ovvi motivi molto più (...)».
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18:24|October 24, 2025
Paolo Fornasari





