I Care We Care: l’associazione di avvocati (sono 11) a supporto delle donne vittime di violenza
Nel pieno della settimana dedicata al contrasto della violenza di genere, torna a imporsi la riflessione sul tema: come evidenzia Stella Abbamonte, presidente dell’associazione I Care We Care, sono stati fatti passi avanti importanti, ma non mancano i segnali che raccontano quanto il cambiamento culturale sia ancora lontano.
«Oggi la situazione della violenza di genere è diversa rispetto a qualche anno fa», commenta. «Andando in giro per sensibilizzare ci rendiamo conto che dei passi avanti sono stati fatti, perché è stato profuso uno sforzo notevole negli ultimi anni. Ora è stata approvata in Senato la legge sul consenso. Ma vediamo che c’è ancora tanto lavoro da fare».
Uno degli elementi che la colpiscono di più riguarda i giovani: «Quando vado nelle scuole mi aspetto di trovare una mentalità aperta», sottolinea la presidente di I Care We Care. «Invece, perfino tra ragazzini molto giovani, trovo spesso gli stessi stereotipi che stanno dietro alle dinamiche di violenza. Non solo contro le donne, ma anche contro altre categorie. Mi stupisce che oggi ci sia ancora una mentalità così chiusa». Insomma, sebbene qualcosa stia cambiando, non bisogna abbassare la guardia: «Non dobbiamo pensare di essere arrivati. Serve una cultura nuova e differente rispetto a quella millenaria che ci portiamo dietro e che porta a vedere l’altra persona come un oggetto. E scardinarla è un lavoro lungo»...
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Laura Bosio







