Il Comune del capoluogo ha avviato l’iter facendosi affiancare da un’équipe. Intervista all'assessora Marina Della Giovanna
Dalla IV Conferenza Mondiale sulle Donne, svoltasi a Pechino nel settembre 1995, sono trascorsi esattamente trent’anni, eppure sembra che si sia ancora lontani dal realizzare pienamente gli obiettivi sanciti e proclamati nella Dichiarazione finale. Parte da qui la decisione del Comune di Cremona di adottare il suo primo Bilancio di Genere, ancor più in quanto, secondo il Piano Triennale delle Azioni Positive dello stesso ente locale, ben il 67,5% dei suoi dipendenti sono donne. Ne parliamo con l’assessore alle Pari Opportunità, Marina Della Giovanna.
Assessore, perché questa scelta?
«All’origine di questa decisione dell’Amministrazione c’è la volontà chiara, forte, politica di adoperarsi concretamente per la promozione della parità tra uomini e donne. Per poter agire seriamente in questa direzione è necessario prima di tutto avere consapevolezza del fatto che ogni azione, qualsiasi impegno, anche economico-finanziario, produce un impatto diverso sulle persone e potenzialmente va a generare diseguaglianze, per lo più a svantaggio delle donne. Diventa quindi fondamentale andare a misurare questo impatto, come e quanto cioè determinate scelte producano effetti diversi ed in modi differenti su uomini e donne. In questo modo possiamo evidenziare le disparità, le diseguaglianze esistenti ed avere una base di lavoro per poter ragionare su come intervenire per ridurle, anzi per rimuoverle...
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 4 DICEMBRE OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT

Mauro Faverzani







