Leva volontaria. Renato Ancorotti: «Non si tratta di reintrodurre l’obbligo, non avrebbe senso»
Leva sì, ma solo fatta di professionisti ben motivati e ben pagati. È questo, in pratica, il pensiero del senatore Renato Ancorotti di Fratelli d’Italia in un quadro geopolitico, quello attuale, particolarmente complesso sia a causa dei conflitti in corso, come quello tra Russia ed Ucraina, sia a causa delle sfide che l’Unione europea è chiamata ad affrontare.
Allora, senatore, leva sì o no?
«Sono favorevole ad un esercito di volontari specializzati, di professionisti, addestrati anche per interventi di Protezione Civile».
Teme che la leva obbligatoria arruolerebbe anche giovani demotivati?
«Ma assolutamente sì e non ne avremmo bisogno! Una leva obbligatoria sarebbe assolutamente impopolare e, in ogni caso, ci servono persone, che credano in ciò che stanno facendo. Io auspico che non ci siano guerre, ma è evidente che, nel caso dovessimo essere costretti a difenderci, servono persone con una preparazione ed una motivazione maggiori rispetto a quelle di chi sia semplicemente obbligato a farlo»...
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Mauro Faverzani


