Nella sala stampa del PalaRadi, è il turno della presentazione di Ernests Kalve, l’ala forte del quintetto biancoblu; ex Treviso, con il quale ha vinto uno scudetto giovanissimo, è un globetrotter del basket, avendo accumulato esperienze in diversi stati, Ad introdurre l’atleta è Paolo Lepore: «Abbiamo deciso di confermarlo dopo un periodo di prova; era una prova, ma la nostra idea era quello di tenerlo. Già da quest’estate era uno dei nomi presi in considerazione, ma poi avevamo deciso di scommettere su Jamal Olasewere; ha molta più esperienza, conosce l’Italia ed è pronto a giocare, con punti, rimbalzi e difesa. La tipologia del nostro “4” era di avere un giocatore dinamico, con un buon tiro».
La parola passa poi al diretto interessato che sarà il secondo lettone a vestire la canotta biancoblu, dopo Porzingis: «La Serie A è un grande campionato a livello europeo – attacca Ernests - quando sono arrivato sapevo di avere due settimane di prova e per un giocatore è abbastanza stressante, perché è poco per mettersi in mostra e mostrare sia i lati positivi, sia quelli negativi. Ho voglia di mettermi in discussione; la cosa importante è che sono stato apprezzato per quello che ho fatto».
Hai girato tante squadre nella tua carriera…
«A Riga e Treviso c’era la possibilità di rimanere, ma per diverse motivazioni, spesso societarie, ho cambiato tante squadre; la pallacanestro attuale rende difficile fare contratti a lungo termine. In Italia mi sono trovato bene: anche in Lituania sono stato bene, perché era come essere a casa per me. In Turchia, invece, ho avuto un po’ di difficoltà, per le pressioni che c’erano in campo».
Dall’esperienza di Treviso, in che aspetto tecnico sei migliorato maggiormente?
«Sono passati sette anni, ero giovane a Treviso; tutte le esperienze che ho fatto mi hanno aiutato a crescere e sono migliorato in quasi tutti gli aspetti del gioco. Ogni stagione ho alzato il mio livello di comprensione del gioco».
Cosa pensi di poter dare a questa Vanoli?
«Come si è visto in pre-campionato cercherò di dare tanta energia e difesa; mi sono prefissato di aiutare di più la squadra a rimbalzo, mi viene richiesto e so di poterlo fare meglio. L’energia difensiva è la cosa più importante; se mi esprimo bene nella metacampo difensiva, poi posso dare il mio meglio in attacco».
Hai visto la partita di Siena contro Varese?
«No, ero ospite in tv, però le partite partono tutte da 0-0. Sarà sicuramente dura, 1-0 non finirà di certo».
La parola passa poi al diretto interessato che sarà il secondo lettone a vestire la canotta biancoblu, dopo Porzingis: «La Serie A è un grande campionato a livello europeo – attacca Ernests - quando sono arrivato sapevo di avere due settimane di prova e per un giocatore è abbastanza stressante, perché è poco per mettersi in mostra e mostrare sia i lati positivi, sia quelli negativi. Ho voglia di mettermi in discussione; la cosa importante è che sono stato apprezzato per quello che ho fatto».
Hai girato tante squadre nella tua carriera…
«A Riga e Treviso c’era la possibilità di rimanere, ma per diverse motivazioni, spesso societarie, ho cambiato tante squadre; la pallacanestro attuale rende difficile fare contratti a lungo termine. In Italia mi sono trovato bene: anche in Lituania sono stato bene, perché era come essere a casa per me. In Turchia, invece, ho avuto un po’ di difficoltà, per le pressioni che c’erano in campo».
Dall’esperienza di Treviso, in che aspetto tecnico sei migliorato maggiormente?
«Sono passati sette anni, ero giovane a Treviso; tutte le esperienze che ho fatto mi hanno aiutato a crescere e sono migliorato in quasi tutti gli aspetti del gioco. Ogni stagione ho alzato il mio livello di comprensione del gioco».
Cosa pensi di poter dare a questa Vanoli?
«Come si è visto in pre-campionato cercherò di dare tanta energia e difesa; mi sono prefissato di aiutare di più la squadra a rimbalzo, mi viene richiesto e so di poterlo fare meglio. L’energia difensiva è la cosa più importante; se mi esprimo bene nella metacampo difensiva, poi posso dare il mio meglio in attacco».
Hai visto la partita di Siena contro Varese?
«No, ero ospite in tv, però le partite partono tutte da 0-0. Sarà sicuramente dura, 1-0 non finirà di certo».
00:00|October 8, 2013
Massimo Rossi