Fisico longilineo, grinta da vendere in campo quando sprona ed incita i compagni, sorriso contagioso fuori dal parquet; Curtis Kelly è così e grazie a queste caratteristiche è riuscito a far breccia nel cuore dei tifosi della Vanoli Cremona in breve tempo.
È il vice allenatore Paolo Lepore a presentare il lungo di Cremona: «È stato preso per più di una ragione, ma in maniera particolare, perchè Watson era indietro di preparazione ed eravamo in difficoltà nel correre il campo. Curtis ha capacità di rollare veloce verso il canestro, e secondo noi si sposava con le nostre esigenze e con gli esterni che abbiamo. Quando c'è stata l'occasione, non abbiamo esitato, considerate le due buone stagioni in Israele».
Il centro biancoblu, è tranquillo e si presenta così ai nuovi tifosi: «Non avevo idea di come fosse Cremona, è la mia prima esperienza in Italia. Mi sto trovando bene con i miei nuovi compagni; tutto quello che sto provando sono esperienze nuova».
Cosa preferisci fare in campo?
«Cercherò di fare ciò che il coach mi chiede; a me piace molto giocare il pick&roll e in squadra ci sono tanti giocatori in grado di creare anche per me. Avrò meno opportunità di giocare spalle a canestro rispetto all'anno scorso, ma con la conoscenza dei compagni, riuscirò a fare anche questo. Sono un giocatore molto emotivo; una delle cose su cui devo lavorare è rimanere concentrato per tutta la partita. È il mio terzo anno in Europa e so che dovrò crescere sotto quest'aspetto, ma partita dopo partita avrò una crescita sicuramente».
L'impatto con Cremona?
«Cremona è una città piccola, rispetto alla mia New York; dopo l'allenamento, preferisco stare a casa, parlare su internet con i miei famigliari».
In campo partecipi molto, inciti i tuoi compagni; ti senti un leader?
«Sono giovane, in squadra ci sono giocatori più esperti di me; la comunicazione, in uno sport di squadra, è una delle componenti più importanti. Incitare, parlare con i fan, è una mia caratteristica; mi piace trasmettere e ricevere emozioni, non mi tiro indietro se devo parlare».
Nel dicembre 2010, con Pullen sei stato squalificato per aver accettato regali; cos'è successo?
«L'Ncaa ha regole molto rigide; non mi nascondo. Le ho infrante perché ho preso degli abiti con più sconto rispetto al normale. Ciò è saltato fuori e sono stato squalificato».
È il vice allenatore Paolo Lepore a presentare il lungo di Cremona: «È stato preso per più di una ragione, ma in maniera particolare, perchè Watson era indietro di preparazione ed eravamo in difficoltà nel correre il campo. Curtis ha capacità di rollare veloce verso il canestro, e secondo noi si sposava con le nostre esigenze e con gli esterni che abbiamo. Quando c'è stata l'occasione, non abbiamo esitato, considerate le due buone stagioni in Israele».
Il centro biancoblu, è tranquillo e si presenta così ai nuovi tifosi: «Non avevo idea di come fosse Cremona, è la mia prima esperienza in Italia. Mi sto trovando bene con i miei nuovi compagni; tutto quello che sto provando sono esperienze nuova».
Cosa preferisci fare in campo?
«Cercherò di fare ciò che il coach mi chiede; a me piace molto giocare il pick&roll e in squadra ci sono tanti giocatori in grado di creare anche per me. Avrò meno opportunità di giocare spalle a canestro rispetto all'anno scorso, ma con la conoscenza dei compagni, riuscirò a fare anche questo. Sono un giocatore molto emotivo; una delle cose su cui devo lavorare è rimanere concentrato per tutta la partita. È il mio terzo anno in Europa e so che dovrò crescere sotto quest'aspetto, ma partita dopo partita avrò una crescita sicuramente».
L'impatto con Cremona?
«Cremona è una città piccola, rispetto alla mia New York; dopo l'allenamento, preferisco stare a casa, parlare su internet con i miei famigliari».
In campo partecipi molto, inciti i tuoi compagni; ti senti un leader?
«Sono giovane, in squadra ci sono giocatori più esperti di me; la comunicazione, in uno sport di squadra, è una delle componenti più importanti. Incitare, parlare con i fan, è una mia caratteristica; mi piace trasmettere e ricevere emozioni, non mi tiro indietro se devo parlare».
Nel dicembre 2010, con Pullen sei stato squalificato per aver accettato regali; cos'è successo?
«L'Ncaa ha regole molto rigide; non mi nascondo. Le ho infrante perché ho preso degli abiti con più sconto rispetto al normale. Ciò è saltato fuori e sono stato squalificato».
00:00|October 9, 2013
Massimo Rossi