

Sport
Lavori di adeguamento e nodo vivai Vanoli e Comune di Cremona vicine ad un nuovo accordo di gestione
E il consigliere regionale Carlo Malvezzi invita società ed enti a unire le forze per un nuovo palazzetto
Sport e infrastrutture. Cremona si interroga, alla luce di una stagione sportiva che ha prodotto risultati importanti su più fronti ed ha però messo in luce come in città esista un problema di qualità e quantità di impianti sportivi fruibili. Uno lo snodo chiave per la stagione 2015/2016: far convivere al PalaRadi le prime squadre di Vanoli, Pomì e Pieve 010 Hockey. E le ultime due si sono anche guadagnate il diritto di partecipare ad una competizione europea.
Vanoli e Comune di Cremona si sono sedute ad un tavolo per capire se sussistono le condizioni al contorno affinchè il primo club cestistico della Provincia possa accollarsi la gestione del PalaRadi. Vanoli possiede attualmente il diritto di superficie sull’ampliamento del palasport resosi necessario nell’estate 2009 per portare la capienza da 3000 a 3500 spettatori come da richiesta della Legabasket. Il mutuo acceso dal club con l’istituto bancario Montepaschi durante la gestione Triboldi scadrà alla fine del 2016, al pagamento delle ultime due rate. Ed ha coperto il 51% dei costi dell’opera, scelta resasi necessaria per velocizzare i lavori e consentire al club di giocare la prima gara di serie A della propria storia a Cremona. Come ha più volte ribadito in questi anni il presidente Aldo Vanoli quel credito era stato ottenuto con la promessa che il Comune, prima della scadenza dello scorso mandato, avrebbe ripreso il diritto di superficie della nuova ala, sgravando la Vanoli da un costo annuale che occorre mettere a bilancio. Per ora non è stato così. Mauro Platè, assessore del Comune di Cremona con delega allo sport, disegna i prossimi scenari: «La Vanoli ha formalizzato una proposta di gestione diretta della struttura. Stiamo valutando se sia coerente con il regolamento comunale. Sicuramente, già da ora, è interessante e concreta. Esiste ancora qualche dettaglio da definire, soprattutto per la verifica delle azioni necessarie per l’adegumento degli impianti».
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Vanoli e Comune di Cremona si sono sedute ad un tavolo per capire se sussistono le condizioni al contorno affinchè il primo club cestistico della Provincia possa accollarsi la gestione del PalaRadi. Vanoli possiede attualmente il diritto di superficie sull’ampliamento del palasport resosi necessario nell’estate 2009 per portare la capienza da 3000 a 3500 spettatori come da richiesta della Legabasket. Il mutuo acceso dal club con l’istituto bancario Montepaschi durante la gestione Triboldi scadrà alla fine del 2016, al pagamento delle ultime due rate. Ed ha coperto il 51% dei costi dell’opera, scelta resasi necessaria per velocizzare i lavori e consentire al club di giocare la prima gara di serie A della propria storia a Cremona. Come ha più volte ribadito in questi anni il presidente Aldo Vanoli quel credito era stato ottenuto con la promessa che il Comune, prima della scadenza dello scorso mandato, avrebbe ripreso il diritto di superficie della nuova ala, sgravando la Vanoli da un costo annuale che occorre mettere a bilancio. Per ora non è stato così. Mauro Platè, assessore del Comune di Cremona con delega allo sport, disegna i prossimi scenari: «La Vanoli ha formalizzato una proposta di gestione diretta della struttura. Stiamo valutando se sia coerente con il regolamento comunale. Sicuramente, già da ora, è interessante e concreta. Esiste ancora qualche dettaglio da definire, soprattutto per la verifica delle azioni necessarie per l’adegumento degli impianti».
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00:00|May 21, 2015