Beltrami, la matematica da Cremona alle Hawaii (e ritorno)
Il portare lo stesso nome e la consapevolezza di condividere l’oblio (meritatissimo nel mio caso) dei cremonesi sono gli unici motivi reali di un sentimento di solidarietà verso Eugenio Beltrami. La mia frequentazione col personaggio fino a poco fa era limitata al calpestio dell’acciottolato e all’equilibrio con la bicicletta sulle corridore della via a lui dedicata.
È stato un amico – ex cremonese – a ricordarmelo e a far nascere una grande curiosità. La cui soddisfazione ha trovato subito delle grandi difficoltà dovute alla assoluta incompetenza e scarsa attitudine verso le materie matematiche e le geometrie, che costituirono i maggiori ambiti della sua scienza. Così dalle Hawaii sono giunte notizie e sollecitazioni ad occuparsi di un “eugenio” assoluto che ancora influenza le forme della nostra quotidianità. Lo spunto a questo ricordo viene dunque dalle elucubrazioni notturne dell’architetto Fabrizio Medosi, da cui traggo un piccolo brano: “Ero in sala d’aspetto, ancora febbricitante, in attesa di essere chiamato dall’infermiera, mentre sfogliavo le notizie sul cellulare, quando notai il titolo di un articolo sul NY Times che annunciava la morte di Richard Hamilton «an inventive mathematician who devised the Ricci flow, a groundbreaking equation that helped advance understanding of the fundamental nature of three-dimensional space… He was 81.» Non mi vanto di essere competente in equazioni differenziali ma la referenza alla natura fondamentale dello spazio tridimensionale mi stuzzicò la curiosità. Dopo tutto lo spazio tridimensionale è il pane del nostro companatico professionale. ... Seguendo la narrativa pubblicata sull’Enciclopedia Britannica è possibile tracciare una linea loxodromica che connette nella storia della geometria non euclidea Richard Hamilton al famoso matematico cremonese Eugenio Beltrami e lui a Isaac Newton: lettura questa di poco impegno ma di grande soddisfazione, un po’ come una passeggiatina da Via Platina a Piazza della Pace e da lì, girando l’angolo, fino a Piazza del Duomo con sosta ristorativa alla pasticceria Lanfranchi”...
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Eugenio Bettinelli

