Applausi per la prima della Stagione d'Opera del Ponchielli, la "Carmen di Bizet": le sue lacrime sono rosso sangue
Anche il palcoscenico inclinato trascina, metaforicamente, verso l’abisso finale. Passioni, amore e morte e il fato che incombe, spietato e lugubre come anticipato anche dalle immagini che accompagnano l’Ouverture.
Bella questa commistione tra video e teatro, sempre più utilizzata anche dai registi d’opera. Non sono andate deluse le aspettative per la Carmen che, firmata dal regista Stefano Vizioli, ha inaugurato la Stagione d’Opera del Ponchielli: una messa in scena asciutta, austera, nessuna concessione alle usuali atmosfere “spagnoleggianti”; il bianco e nero acuisce la carica emotiva e drammatica, tanto che risulta più facile immedesimarsi con i protagonisti.
Carmen, al centro della scena, è una “sacerdotessa”, un archetipo dei giorni nostri, determinata e sferzante: la rosa lanciata verso don José – che l’amore trasforma in un tappeto di petali rossi – appassirà, e dal pistillo sgorgheranno lacrime rosso sangue. Don Josè, appunto,
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15:38|October 10, 2025
Carla Parmigiani