Giovanna Olivieri, naturalista appassionata e sensibile, divulgatrice e scrittrice
«In quest’ultimo periodo non riuscivo più a scrivere di natura e a parlare di natura con gli altri. Viviamo in un’epoca caratterizzata dalla perdita di umanità, che coinvolge tutti e, di fronte alla quale, è difficile trovare un rimedio. Stanno succedendo tante cose nel mondo che, non solo, mi tolgono il fiato, ma anche l’entusiasmo. È quello che ho vissuto negli ultimi mesi: facevo fatica a parlare di farfalle, di insetti, di uccellini e di fiori, ogni parola, in molti momenti, mi sembrava irrilevante».
Inizia, così, la conversazione con Giovanna Olivieri, naturalista appassionata, divulgatrice e scrittrice, una persona vera, sensibile e spontanea, che trova nella natura quell’ispirazione che alimenta la sua autenticità e la sua vita.
Questa, quindi, è la tua prima intervista dopo tanto tempo?
«Si, sono mesi che non rilascio interviste: questa è la prima, dopo tanto tempo. Penso che il senso di sconforto, sia un atteggiamento che non dovremmo mai avere ma, purtroppo, attualmente è piuttosto diffuso e condiviso da molte persone. La gente, apparentemente, accetta tutto con indifferenza ma, a mio parere, non sempre è un’indifferenza priva di conoscenza, a volte penso sia un’indifferenza finalizzata a fare in modo che la sfiducia e la rassegnazione non abbiano il sopravvento sulla propria vita»...
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Maria Cristina Bertonazzi

