Per la rubrica "La svolta", intervista a Luciana Elizondo
Guardi Luciana Elizondo e l’aggettivo che ti viene da associarle è: musicale. E armoniosa non solo quando canta e suona, magistralmente, la sua viola da gamba. «Mi ha aperto un mondo pazzesco - dice - e continua ad aprirmene di nuovi. Sono da sempre innamorata di questo strumento per le sue capacità timbriche, sonore ed espressive e per la sua somiglianza incredibile con la voce umana».
Musicale, dicevamo. Lo è la sua voce, con l’inconfondibile accento latinoamericano, mentre durante l’intervista cerca le parole più adatte, affidandosi a volte alla lingua madre. Lo è quando le sue mani si muovono quasi a sfiorare i tasti di un pianoforte (il primo strumento che ha studiato) o a pizzicare le corde della sua amata viola da gamba, strumento dal sapore antico che Luciana ha l’ambizione di rendere attuale. Antico? Contemporaneo? Tutto ciò che dice, in verità, è un invito ad andare oltre le barriere, a creare ponti, all’ascolto reciproco. Anche quando si riferisce a un’abbinata, per nulla scontata, con la tecnologia. «Quello che io insieme a un gruppo di colleghi stiamo sviluppando è l’incontro tra mondi diversi, il mondo della scienza e il mondo dell’arte. Incontro non nuovo in realtà, anzi per ritrovarlo dobbiamo guardare al passato. Al grande Leonardo da Vinci, per esempio. La connessione tra scienza, musica e arte che oggi appare come una rivoluzione, può essere visto come un tornare indietro, senza nostalgie, un tornare a sperimentare... Come fanno i bambini, quando giocano senza paura, credendo davvero in quello che stanno facendo. Con un collega carissimo, ingegnere del suono, abbiamo costruito un pezzo per viola da gamba ed elettronica insieme ed è incredibile il mondo sonoro che si apre..». ...
Musicale, dicevamo. Lo è la sua voce, con l’inconfondibile accento latinoamericano, mentre durante l’intervista cerca le parole più adatte, affidandosi a volte alla lingua madre. Lo è quando le sue mani si muovono quasi a sfiorare i tasti di un pianoforte (il primo strumento che ha studiato) o a pizzicare le corde della sua amata viola da gamba, strumento dal sapore antico che Luciana ha l’ambizione di rendere attuale. Antico? Contemporaneo? Tutto ciò che dice, in verità, è un invito ad andare oltre le barriere, a creare ponti, all’ascolto reciproco. Anche quando si riferisce a un’abbinata, per nulla scontata, con la tecnologia. «Quello che io insieme a un gruppo di colleghi stiamo sviluppando è l’incontro tra mondi diversi, il mondo della scienza e il mondo dell’arte. Incontro non nuovo in realtà, anzi per ritrovarlo dobbiamo guardare al passato. Al grande Leonardo da Vinci, per esempio. La connessione tra scienza, musica e arte che oggi appare come una rivoluzione, può essere visto come un tornare indietro, senza nostalgie, un tornare a sperimentare... Come fanno i bambini, quando giocano senza paura, credendo davvero in quello che stanno facendo. Con un collega carissimo, ingegnere del suono, abbiamo costruito un pezzo per viola da gamba ed elettronica insieme ed è incredibile il mondo sonoro che si apre..». ...
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00:00|June 27, 2024
Carla Parmigiani

