

Rubriche
Geometrie ripetute
Hesitate, 1964. Bridget Riley born 1931. Presented by the Friends of the Tate Gallery 1985.
Semplici ma dinamiche: la tela, uno spazio da abitare. Il confronto tra le opere di Riley e le scenografie anni '60
Tra la fine degli anni Sessanta e il principio dei Settanta la parola “televisore” inizia a diffondersi sempre di più nel gergo comune, diventando via via una presenza costante in molte case nel mondo. Ritrovarsi nel bar del paese o a casa di alcuni fortunati amici per guardare la televisione, diventa un momento di svago e di condivisione importante. La vera rivoluzione sarà poi con l’avvento del televisore a colori: il mondo che realmente circondava le persone era fedelmente riprodotto dentro un apparecchio recettivo. Anche per l’Italia di quegli anni si trattò di importanti innovazioni e non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche sociale e soprattutto comunicativo. Con il passare del tempo i programmi televisivi trasmessi iniziano ad aumentare e sono sempre più numerose le occasioni in cui la tv diventa un laboratorio estetico dove arti visive, stile e tecnologia si intrecciano.

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Alessia Cambiati