A 30 anni dal suo accadimento, il racconto attraverso un reportage durato oltre un anno con l'aiuto di uno dei pochi sopravvissuti
Undici luglio 1995, primo genocidio in Europa dopo la seconda guerra mondiale. Nedžad Avdić ha solo 17 anni quando assiste ai massacri di Srebrenica. È uno dei pochissimi sopravvissuti e l’unico cittadino ad aver scelto di tornare a viverci. A 30 anni da quella ferita che resta ancora sanguinante, Silvia Longhi e Samuele Sciarrillo le restituiscono memoria attraverso un reportage sonoro che li vede sui luoghi dell’eccidio.
A condurli è proprio Nedžad, che insieme a loro ripercorre istante dopo istante la sua personale tragedia, dalla quale scampa miracolosamente. Proprio Nedžad è deciso ad impedire che la Storia seppellisca sotto la coltre della dimenticanza una vicenda orribile, sulla quale pende una domanda irrisolta:
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13:58|October 10, 2025
Cristiano Guarneri