Stefano Pellicciardi, responsabile SGP Grandi Eventi, organizzatore degli eventi dedicati al torrone: «Testimonial di grandissimo piano»
Con l’edizione 2025 della Festa del Torrone ormai in partenza, non può mancare una riflessione su un evento che ormai fa parte della storia e della tradizione cittadina e che ogni anno richiama decine di migliaia di visitatori.
«Ogni volta partiamo con un po' d'ansia, perché dopo tanti anni ti sembra di aver dato già tutto, e bisogna quindi creare qualcosa di nuovo, attrattivo, diverso», commenta Stefano Pelliciardi, responsabile SGP Grandi Eventi e organizzatore. «E dopo 17-18 anni che organizzi questo evento non è facile. Basti pensare alla difficoltà di trovare ogni volta a chi assegnare il Torrone d'Oro. Anche se effettivamente Cremona ha la fortuna e il merito di aver dato i natali a tante persone che poi hanno avuto successo in campi tanto diversi, cosa assolutamente non scontata. Per questo in 18 anni abbiamo sempre trovato delle figure che hanno avuto un richiamo importante».
Qual è il segreto per farlo funzionare?
«Fare un grande lavoro di squadra e di rete. Persone che si impegnano, sponsor, persone proattiveSi parte sempre con grande anticipo. L’organizzazione della festa è un grande work in progress di sei-otto mesi, durante i quali cerchi di fissare gli asset fondamentali su cui andare a impostare la festa. Poi, un po’ alla volta, arricchisci il palinsesto con gli eventi. Il problema vero è che oramai il livello è molto molto alto, e ogni volta bisogna mantenerlo».
E qual è il punto di forza di questa edizione?
«Il punto di forza maggiore è un parterre di nomi e testimonial di primissimo piano. A partire dal Torrone d'Oro, che quest’anno viene assegnato a Mina. Sfruttando poi la collaborazione con lei e il suo entourage, ci saranno alcune iniziative dedicate a lei. Ad esempio il maxi-disco di (...)».
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Laura Bosio

