Focus

Poste, Mattarella: «Grazie per questo secolo e mezzo»

Il nostro inviato racconta la celebrazione dei 150 anni dalla nascita del risparmio postale

Applausi alla sua entrata e alla sua uscita. I 9 minuti del discorso del presidente Sergio Mattarella restano il momento centrale dell’avvenimento di Poste Italiane per il 150° anniversario del risparmio postale che si è svolto ieri, giovedì, al Centro congressi La Nuvola di Roma. Un ricordo che sarà indimenticabile per Enrico, giovane cronista della Prealpina di Varese che è riuscito a stringergli la mano (grande impresa, visto il servizio d’ordine). Il Presidente non ha offerto elementi nuovi di riflessione, ha solo sottolineato alcuni passaggi dei discorsi che hanno preceduto il suo. «Gli anniversari sono eloquenti - ha esordito Mattarella – ricordando le 3 date: i 175 anni dalla nascita della Cassa Depositi e Prestiti, i 150 dal libretto postale, i 100 dal primo buono postale. L’Italia è da elogiare per quel che ha saputo fare con la raccolta del risparmio e con saggi e opportuni interventi. In tempi lontani sono stati utilizzati per la bonifica dell’Agro pontino, per la ricostruzione di Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto, per la realizzazione dell’acquedotto pugliese. In tempi più recenti sono serviti per la tragedia del Vajont, per l’alluvione di Firenze e per la ricostruzione in Friuli dopo il terremoto». Mattarella ha citato Giorgetti, ministro dell’economia, in quel passaggio in cui ha ricordato come un suo predecessore, Quintino Sella, avesse brigato a lungo per fare approvare la prima legge nazionale sul risparmio. Una storia curiosa. A Quintino Sella viene attribuita la frase “un popolo vale quanto risparmia” ed è citata dagli annali, ma pur essendo un’autorità già in vita, è riuscito a fare approvare la legge sul risparmio solo al quarto tentativo, quando non era più ministro. Il presidente Mattarella ha indicato, tra i pionieri del risparmio, anche Camillo Benso conte di Cavour a cui si deve l’intuizione di fondo sui benefici del risparmio. Del resto, lo statista piemontese applicava principi innovativi in economia a partire dalle sue tenute agricole. E una sua frase celebre, pur non inerente al risparmio, resta valida anche oggi. Diceva Cavour: “quando ho bisogno di qualcosa di urgente, lo chiedo a persone che so molto impegnate. Perché, le altre, non hanno mai tempo”. 
Il presidente Mattarella ha ricordato alcuni passaggi storici, sottolineandone un paio. I migranti che hanno iniziato a risparmiare usando strumenti per l’epoca innovativi e le immagini del film “Bellissima” di Luchino Visconti che raffigurava Anna Magnani alle prese (...). 
07:00|October 31, 2025
Paolo Carini
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