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«Mutui erogati: aumento del 13%. Il reddito è l'ostacolo più grande»
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Andrea Nasi, vicedirettore di Credito Padano
Andrea Nasi, vicedirettore di Credito Padano: «Il 40% dei preventivi diventa contratto»
Con l’abbassamento dei tassi, si è riattivato anche a Cremona il mercato dei mutui residenziali per la prima casa. Non solo un risveglio, da un anno e mezzo a questa parte, ma un incremento significativo. Lo dichiara Andrea Nasi, vicedirettore generale di Credito Padano e responsabile dell’area mercato. «Come Credito Padano – afferma – abbiamo avuto un aumento rispetto al 2024 di circa il 13% di mutui erogati».
Che scostamento c’è tra il preventivo e la stipula del contratto?
«Di preventivi ne facciamo tanti, ma non tutti i clienti hanno la possibilità reale di contrarre un mutuo. Normalmente si trasforma in contratto meno del 40% dei preventivi fatti».
Qual è la difficoltà più grande di chi si presenta in agenzia per un mutuo?
«La capacità di reddito. I parametri, che sono un po’ vincolanti per accedere a un mutuo, riguardano una capacità di risparmio che, per le famiglie di oggi, non è immediatamente disponibile. I figli costano, le auto costano. Se ho già altri finanziamenti accesi, ad esempio per degli arredi, la mia capacità di risparmio si riduce di molto. Quindi il problema principale è trovare un equilibrio tra entrate e sostenibilità della rata».
Non tanto, quindi, un problema di garanzie da offrire…
«No, di solito tra il valore del cespite immobiliare e le garanzie messe in campo dallo Stato come la garanzia Consap per gli under 36, la garanzia non è un ostacolo. Conta più la capacità di reddito e di risparmio».
Qual è l’importo medio del mutuo che erogate in questi mesi?
«Siamo tra i 105 e i 110 mila euro. Ci sono eccezioni a livello più alto che, però, fanno storia a sé».
Questo montante come si può tradurre in una rata mensile e in che durata?
«La rata mensile di un mutuo casa di 110 mila euro, durata 30 anni, oggi è pari indicativamente a (...)».
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Paolo Carini



