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Figuranti, sbandieratori e giocolieri per un matrimonio storico
Gente corteo storico matrimonio, Festa del Torrone, Cremona, 09 novembre 2024. FotoLive, Paolo Cisi
Rievocazione in abiti rinascimentali. Il cerimoniere Simone Maretti: «Bianca Maria donna emancipata, Francesco uomo d'arme»
«Gentili ospiti, è ormai consuetudine che ci si ritrovi – su questa piazza, una domenica di novembre – per rievocare un evento storico che ha profondamente segnato la città di Cremona: il matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza». Comincia così il discorso di Simone Maretti, da sempre cerimoniere narratore della rievocazione storica alla Festa del torrone. Su di lui e sull’associazione Dama vivente, che fornisce gli abiti rinascimentali, cerchiamo di sapere qualcosa di più.
Simone Maretti è modenese, ha 50 anni, fa il narratore di professione ormai da 25. Spiega: «Il mio lavoro? Sembra un azzardo, ma funziona. Sono in grado di raccontare I promessi sposi in un’ora e mezza, ma anche l’Odissea, l’Isola del tesoro o Il nome della rosa. Sono specializzato, se così si può dire, nei classici della letteratura. Lavoro molto con le scuole: lo sforzo è di invogliare i ragazzi alla lettura».
Come è rappresentata la figura di Bianca Maria Visconti dal suo racconto? «Non sono un autore, ho raccolto notizie da varie pubblicazioni. Credo comunque sia il ritratto di una donna emancipata, istruita, con un carattere forte, molto legata a Cremona tanto da sceglierla come residenza nel periodo nel quale ebbe forti contrasti con il figlio Galeazzo. Bianca Maria si è sposata a 16 anni con un marito che ne aveva 25 di più ed era un uomo d’arme. Fu tradita più volte, ma riuscì a tenerlo legato a sé. Tanto che, in fin di vita, Francesco Sforza brigò in modo di garantirle la successione. Da duchessa di Milano, e questa sarebbe notizia di (...).

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Paolo Carini