Selene Bramati, iscritta a Economia aziendale: «Da certe pubblicità, un'idea di possesso»
Selene Bramati, ventenne di Pizzighettone, studentessa universitaria di Economia aziendale alla Cattolica di Cremona, ha riflettuto a lungo sul gruppo Facebook “Mia moglie”, anche con amici.
«Ho provato sgomento, disgusto e delusione. Queste ultime due chiaramente riferite al genere maschile che nel 2025 ancora considera il corpo femminile un oggetto di cui poter disporre per ridere, scherzare, facendo circolare immagini senza il minimo rispetto per la dignità di una donna. Mi sono confrontata sia con ragazze che con ragazzi, e proprio con questi ultimi è stato interessante notare che sono spesso i primi a vergognarsi delle azioni degli uomini coinvolti».
Cosa si deve fare?
«Dubito ci siano azioni specifiche in grado di cambiare davvero la mentalità sessista di certi uomini. Problemi di questo tipo sono sempre esistiti, ma oggi tramite i social si amplificano. Qualche azione per migliorare la sicurezza si può fare: ad esempio obbligare a fare il check dell’identità per aprire un account social diminuirebbe drasticamente la possibilità che hanno tutti quei profili falsi di agire nell’anonimato. Un’altra misura importante è quella di applicare rapidamente pene più (...)».
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11:59|September 8, 2025
Paolo Fornasari