Nei prossimi anni, in Italia, il più corposo trasferimento di ricchezza della storia
“Non ereditiamo la terra dai nostri padri, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli.”
— Antoine de Saint-Exupéry.
Il passaggio generazionale non è una mera questione contabile, ma una complessa dinamica di persone, relazioni e visione strategica.
Riguarda padri e madri che, con dedizione e sacrificio, hanno costruito la spina dorsale produttiva del Paese, e figli e figlie che oggi devono affrontare l’arduo compito di raccogliere senza disperdere e di innovare senza tradire le radici.
L’Italia è, per sua natura, un Paese di imprese familiari: oltre il 90% delle aziende è fondato su legami di sangue o fiducia profonda. Queste realtà sono il tessuto connettivo della nazione, producendo circa il 70% del PIL e garantendo l’80% dell’occupazione privata. Tuttavia, l’età media dei leader d’impresa supera i sessantacinque anni.
Questa longevità, pur testimoniando solidità, impone una domanda impellente e non più eludibile: chi raccoglierà il testimone? E con quali strumenti e mentalità?
Nei prossimi decenni, l’Italia – tra le popolazioni più longeve e patrimonializzate d’Europa – gestirà il più corposo trasferimento di ricchezza della storia, riporto le parole del prof. Albertini durante un’intervista: “per chi fatica a trovare giovani da inserire nella propria azienda...

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Giusy Biondelli

