Alessandro Nola, segretario generale Fistel Cisl Asse del Po : «Scelta strategica». Luca Fratantonio (uilcom Lombardia): «Continuità e tutela economica ai lavoratori»
Con la sigla del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, le telecomunicazioni fanno un salto decisivo nel percorso di rinnovamento del settore, segnando un cambio di passo per l’evoluzione dell’intero ecosistema. L’incremento economico riconosciuto ai 200mila addetti interessati è di 298 euro al 5° livello, corrispondente al Livello C1 nel nuovo sistema di classificazione che sarà erogato con una prima tranche di 100 euro del 1° gennaio 2026, una seconda di 50 euro dal 1° dicembre 2026.
L’accordo sul rinnovo del CCNL TLC 2025 segna un momento importante per il settore delle telecomunicazioni in Italia. A commentarlo è Alessandro Nola, segretario generale della Fistel Cisl Asse del Po.
Qual è il punto centrale del nuovo rinnovo del CCNL TLC 2025?
«Il rinnovo rappresenta una scelta strategica per la filiera TLC. Prevede un aumento economico significativo: +298 euro al mese per il 5° livello, distribuiti in tranche fino al 2028, triplicando l’incremento tabellare del 2020. Questo miglioramento sostanziale del potere d’acquisto riguarda in particolare i livelli medi e bassi».

Dopo 35 mesi di vacanza contrattuale, il settore delle telecomunicazioni ha raggiunto un’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo nazionale. Luca Fratantonio, segretario generale dalla UILCOM Lombardia spiega le principali novità e le sfide per tutelare i lavoratori.
Qual è stato il rischio principale di questo lungo periodo di vacanza contrattuale?
«Il rischio maggiore era perdere l’intero triennio 2023-2025. Questo ci ha spinto a chiudere un accordo unitario, nonostante le difficoltà, per garantire continuità e tutela economica ai lavoratori».

LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO A GIOVEDI' 4 DICEMBRE OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
Mauro Taino

