Andrea Galli, direttore dell'Istituto Sperimentale Spallanzani, a tutto campo sul progetto
La rivoluzione digitale è ormai entrata nelle stalle grazie a robot, collari intelligenti e sensori. Ma quali sfide queste novità, frutto di tecnologia avanzata, consentono di affrontare? Lo abbiamo chiesto al dottor Andrea Galli, direttore scientifico dell’Istituto Sperimentale Italiano “Lazzaro Spallanzani” e IT Manager dell’Associazione Italiana Allevatori.
Cosa si intende, parlando di “zootecnia di precisione”?
«La zootecnia di precisione presuppone l’utilizzo di una serie di sensori, che possono essere installati sugli animali – ad esempio, tramite collari -, sull’impiantistica in allevamento – come nel caso di robot di mungitura, del lattometro o del carro miscelatore - oppure nell’ambiente – ad esempio, con le centraline agrometriche -: tutto ciò consente l’acquisizione di una quantità veramente enorme di dati, che rilevano principalmente una serie di aspetti produttivi – ad esempio, quanto latte venga prodotto e di che tipo – ed anche comportamentali – ad esempio, per sapere quanto gli animali si muovano e quanto ruminino -, utili per gestire un completo monitoraggio dell’azienda e per ottenere indicazioni molto importanti»...

LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 6 NOVEMBRE OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
12:32|October 31, 2025
Mauro Faverzani

