

Economia & Lavoro
Focus Meglio prepararsi. Investimenti, previsioni e buon senso verso il 2026
Come prevedere il futuro?
Analyzing data. Close up of a young businessman who holds glasses and looks at the gff while working in a creative office.
Più ricchezza, benessere, si vive di più e ci sono opportunità inimmaginabili
“Difficile fare previsioni, soprattutto sul futuro”. (Frase attribuita a Niels Bohr). Ogni volta che ci avviciniamo alla fine dell’anno, possiamo leggere Report patinati, outlook strategici, previsioni macro e micro che si prefiggono di spiegare cosa accadrà nei mesi a venire.
Crescita o rallentamento, mercati in rialzo o in discesa, inflazione sotto controllo o pronta a riaffacciarsi. Numeri e percentuali che cercano di dare ordine a un mondo che, per sua natura, ordinato non è.
Eppure, nonostante la storia dei mercati dimostri quanto sia fragile l’arte della previsione, continuiamo a cercarla. forse perché più che risposte cerchiamo rassicurazioni. Il risparmio, del resto, non è solo denaro: è tempo, lavoro, futuro, è normale volerlo proteggere dall’incertezza.
È da questa constatazione che prende le mosse il dialogo con Andrea Rocco, formatore e docente, osservatore attento dei mercati finanziari e autore del libro “Avrò cura di noi”. Da anni si occupa di finanza comportamentale e previdenza complementare, temi che attraversano il suo lavoro e la sua riflessione, e che ci hanno permesso di spostare lo sguardo dalle previsioni alla preparazione, dall’illusione del controllo alla responsabilità delle scelte.

Il problema nasce quando la previsione smette di essere uno scenario e diventa una promessa implicita. Quando un numero, una data, un obiettivo di rendimento vengono percepiti come certezze. È in quel momento che il risparmiatore rischia di costruire decisioni importanti su fondamenta fragili...
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Giusy Biondelli