CISL Asse del Po. La segretaria Patrizia Rancati commenta i dati emersi dal Rapporto 2025
In occasione della pubblicazione del Rapporto Cisl 2025 “Contrattare e partecipare. Il coraggio della contrattazione sociale”, Patrizia Rancati, segretaria della Cisl Asse del Po, commenta i dati e le esperienze che vedono Cremona e Mantova come laboratori nazionali della contrattazione sociale di prossimità, illustrando l’impatto concreto di questa pratica sulla vita delle famiglie e il ruolo dei sindacati nel costruire coesione e servizi sul territorio.
Cos’è la contrattazione sociale di prossimità e perché è importante?
«È una contrattazione che non si svolge nelle aziende né ai tavoli nazionali, ma che tocca direttamente la vita quotidiana delle famiglie. È la contrattazione sociale di prossimità, lo strumento con cui i sindacati, insieme ai Comuni e agli enti locali, ridisegnano le regole del welfare territoriale. Una pratica che decide quanto si paga di Tari o di Imu, quante ore di assistenza domiciliare spettano a un anziano solo, quali contributi spettano a una famiglia sfrattata o quali sconti possono ottenere studenti e pendolari sul trasporto pubblico».
Cosa mostra il Rapporto Cisl 2025?
«Fotografa la vitalità di questa esperienza e segnala due province, Cremona e Mantova, come veri e propri laboratori nazionali. I numeri, da soli, raccontano la forza del fenomeno: nel 2024 Cremona ha registrato 1.172 azioni di contrattazione sociale, record assoluto in Italia, mentre Mantova ha raggiunto quota 605, quarto posto nazionale. Per intenderci: un terzo degli accordi caricati a livello nazionale è stato sottoscritto in Lombardia, e buona parte arriva proprio da questi due territori nel cuore della Pianura Padana»...
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12:29|October 31, 2025
Mauro Taino

