

Cultura & Spettacoli
Zurla, la morale e gli editti repressivi
La tomba a Roma del Cardinal Placido Zurla
Divenuto sacerdote col nome di Placido, nel 1821 si trasferisce nella Città Eterna dove verrà nominato cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme
In occasione dell’anno giubilare, continuiamo la rassegna dedicata ad alcuni dei Cremaschi che hanno legato il loro nome a Roma nel corso dei secoli, pubblicata sui numeri di Mondo Padano del 24 gennaio, del 14 febbraio, del 27 giugno e del 18 luglio del 2025.
TRA CREMA E VENEZIA
Il futuro cardinale Zurla (fig. 1) nacque a Legnago (VR) - e non a Legnano (MI), come si legge nel Dizionario Biografico degli Italiani e nella voce Wikipedia a lui dedicata - il 2 aprile 1769 da Pietro e Marianna Cezza e fu battezzato con il nome di Giacinto Francesco. Nel 1546 un suo antenato, Giovan Pietro, figlio di Giacomo, si era trasferito da Crema nella cittadina veronese, dando vita a un ramo separato della famiglia Zurla. Verso il 1781 il padre Pietro tornò nella città d’origine, dopo aver ricevuto una ricca eredità. Nel 1785 acquistò la casa Torrisi (via Borgo San Pietro, 41-43) che rimase di proprietà della famiglia fino al 1913.
Giacinto Francesco frequentò prima la scuola dei Barnabiti a Crema (attualmente l’edificio ospita la scuola media Giovanni Vailati) e poi il collegio dello stesso ordine a Lodi.
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12:19|September 26, 2025
Matteo Facchi