

Cultura & Spettacoli
Un medico cremasco a “casa” Sforza
Guido Parati consegna al duca di Borgogna il suo libro
Guido Parati (o Parato) assistette anche Bianca Maria Visconti negli ultimi giorni di vita
Nel Medioevo la medicina era suddivisa in theorica e practica. La medicina teorica si articolava in due ambiti. Il primo riguardava lo studio delle funzioni di tutti gli organi del corpo in condizioni normali, chiamate dai medici medievali res naturales, cioè “cose naturali”: quella che oggi è definita fisiologia. Il secondo ambito era lo studio delle res contra naturales, le “cose contronaturali”, cioè le malattie: la patologia. La medicina pratica era invece divisa in chirurgia e materia medica, cioè la farmacia. A metà strada tra teoria e pratica si collocava lo studio delle res non naturales, vale a dire tutti quei fattori esterni al corpo che influenzano la salute e sui quali è possibile intervenire per prevenire o correggere gli squilibri: l’ambiente in cui si vive (in particolare la qualità dell’aria), l’esercizio fisico, il ritmo sonno-veglia, il consumo di determinati cibi e bevande, il rapporto tra digiuno e nutrizione, le emozioni. Questi sei elementi sono oggi campi di indagine per l’igiene e la dietetica. In questo modo i medici medievali, basandosi sulle fonti della medicina greco-araba, coprivano l’intero spettro del sapere medico: fisiologia e patologia, chirurgia e farmacia, igiene e dietetica.
LEGGI IL SERVIZIO COMPLETO SULL’EDIZIONE DI MONDO PADANO IN EDICOLA FINO AL 27 NOVEMBRE OPPURE ABBONANDOTI SU WWW.MONDOPADANO.IT
Nicolò Dino Premi